RIP KIRBY
UN DETECTIVE INTELLIGENTE

“ Nel cuore della regione della caccia grossa, in Africa, un leone si appresta a saltare... ma viene arrestato a mezz'aria dal preciso proiettile di un cacciatore bianco”. Sembra una sequenza di Jungle Jim e invece, come si capisce subito dalla didascalia del terzo riquadro della striscia (“E il “Maciullatore”, il più mortale nemico di Rip Kirby, calmo estrae la cartuccia”), è l'inizio (20 febbraio 1956) di una delle tante storie ( “Le belve umane”) del detective dilettante J. Remington Kirby, detto “Rip”, e del suo perenne antagonista, “The Mangler”.
Il personaggio di Rip Kirby, che doveva decretargli il suo quarto trionfo, venne lanciato il 4 marzo 1946, dunque poco dopo il suo ritorno dalla guerra nel Pacifico, da Alex Raymond, il quale si fece successivamente assistere, per i soggetti, da Ward Greene e da Sylvan Byck, due rappresentanti del K.F.S. con i quali si riuniva una volta alla settimana per discutere le prossime sei strisce, e infine (1952) da Fred Dickenson, che ne fornisce tuttora i testi. Privo di problemi economici (come si intuisce dalla sua signorile abitazione), il disinibito ultratrentenne Rip Kirby è un campione sportivo ed un uomo di cultura (è infatti chimico di vaglia ed apprezzato pianista) che, come il suo autore, è un ex ufficiale dei marines reduce dal Pacifico. Ha capelli ondulati e fuma la pipa ma, particolare inconsueto nei personaggi dei fumetti d'avventura, porta gli occhiali; in più, frequenta con disinvoltura gli ambienti del jet-set, ciò che ha consentito a Raymond, e ancor più al suo successore, frequenti deviazioni nella “soap opera”.
Nemico giurato del detective è “The Mangler” (il “Maciullatore”) apparso per la prima volta il 25 giugno 1946; evaso da Alcatraz ha il volto segnato dalle vicissitudini di una vita viziosa: all'occhio sinistro semichiuso si contrappone l'orecchio destro storpiato alla maniera dei pugili.
A fianco di Rip sono invece: la bionda fotomodella Honey Dorian, classica brava ragazza alla maniera della Dale Arden di Flash Gordon; la sofisticata movie star Madelon, nome d'arte di Pagan Lee, dal passato turbinoso ed ora redenta per amore di Kirby (come non pensare alla Shanghai Lil di Jungle Jim?); l’impeccabile maggiordomo e ottimo tiratore Cecil Desmond che sembra uscito dalle pagine di Woodehouse o da una commedia di Frank Capra - soprannominato “dita di piuma” per l'inconsueta abilità nello scassinamento di casseforti.
La caratterizzazione dei personaggi, anche dei minori, è sempre eccezionale, come eccezionali sono l'accuratezza del tratto ( da ammirare senza riserve è la perfezione del disegno degli abiti, si tratti o no di sfilate di moda), i crudi effetti di luce ottenuti coi soli bianco e nero, e per converso le delicate sfumature in grigio, dovute a tratteggio e a retino.
Raymond dimostrò che il fumetto, osservate le tecniche introdotte nel cinema, se ne era impadronito adattandole alla propria specificità: la sapiente alternanza di primissimi piani a campi lunghi e ad inquadrature dall'alto o dal basso ha reso possibile la scomposizione dell'azione in una sequenza di piani successivi molto ravvicinati nel tempo, che mostrano il susseguirsi dell’azione sotto angolazioni differenti, consentendo di ottenere effetti che nessun testo potrebbe rendere. In questo modo il disegno non costituisce più la mera illustrazione di un racconto: è invece questo che descrive e commenta l'azione illustrata nel cartoon.
Esemplare è, nell'episodio “Caccia all'uomo”, la sequenza, tutta in campi medi, dell'inseguimento, da parte di Rip, del ricattatore Snake Rattan: questi, travestito da clown, corre lungo un ponte che si sta sollevando su un fiume (6 giugno 1955); una inquadratura laterale mostra il clown indeciso sul da farsi; lo stesso clown è visto dalle spalle del sopravvenente Rip; il clown decide di gettarsi nel vuoto ed è ripreso dal basso; la stessa scena ripresa dell'alto mostra che al di sotto del clown passa una chiatta, sulla quale poi il clown atterra (veduta laterale); dal punto di vista del clown (in basso) si osserva Rip che salta anch'egli; la ripresa dall'alto mostra Rip che sta per raggiungere il clown; l'ultima inquadratura (10 giugno) è fatta dalle spalle di Rip, che piomba invece nell'acqua.
Lo stesso vigore, la stessa chiarezza, la stessa precisione, gli stessi arditi effetti visivi si ritrovano nell'opera di John Prentice, che subentrò al maestro scomparso (l’ultima striscia firmata da Raymond, nel corso dell'episodio “L'elisir di giovinezza”, apparve il 29 settembre 1956) con risultati già inizialmente più che accettabili e che hanno poi evidenziato una continua tendenza alla perfezione, come si riscontra facilmente nella drammatica sequenza in campi medi e primi piani, a scansione narrativa analoga a quella del clown già descritta, che va dal 26 febbraio al 6 marzo 1964: una donna è legata ad un cavo, che la tiene sospesa nel vuoto; per indurre uno scienziato a rivelare la formula da lui trovata, un criminale taglia parte dello spessore della fune stessa, mentre Kirby penetra nella casa di montagna dove si trovano i due; la fune, semitagliata, cede e la donna inizia a precipitare nel vuoto, trattenuta però, per il moncone di cavo, da Kirby, che in tal moda la salva.
L'opera di John Prentice viene pubblicata cronologicamente dall'editrice Comic Art nella serie “Rip Kirby” della Collana New Comics Now.


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