"ATTALO"



ATTALO
(1894 - 1986 )

Gioacchino Colizzi, questo il vero nome di Attalo, nacque nei pressi di Roma nel 1894. Terminati gli studi divenne impiegato delle Ferrovie dello Stato ma, essendo vocato per il disegno, inviò delle vignette caricaturali al periodico satirico-umoristico “Serenissimo”, che le pubblicò a partire dal 1920.
Dopo la chiusura del periodico decretata dalle autorità fasciste, Attalo si dedicò per un certo tempo all'illustrazione di manifesti pubblicitari di films, finché dal 1931 prese a collaborare -- con Marchesi, Metz, Mosca, De Seta, Barbara, Galantara, Vargas e poi Steno, Monicelli, Age, Scarpelli, Scola, Castellano, Pipolo - al celeberrimo “Marc'Aurelio”, per il quale illustrò le serie del “gagà che aveva detto agli amici...”, basata su spassosissimi giochi di parole, e di “Genoveffa la racchia”, essere di sesso femminile col sedere bassissimo e le tozze gambe pelose, perennemente in trepida attesa di un'improbabile manifestazione d'amore da parte del suo Gastone.
Seguirono, durante la guerra, le collaborazioni a “Marforio” e “Pasquino” (1944) e soprattutto, nel 1947, al “Travaso delle idee”, all’anticlericale “Il Mercante” (basta una battuta per tutte. Il maestro rivolto alla scolaresca: “Debbo nominare il capoclasse: c'è nessuno che è democristiano?”) e a “Belzebù!”, dove Attalo pubblicò, su soggetto di Metz, il suo primo fumetto, “La famiglia Sfollatini”, imperniato sul tema, purtroppo ancor oggi tragicamente attuale, della crisi degli alloggi.
Attalo è scomparso a Roma il 16 gennaio 1986.


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